2011-05-03

Rites of passage #15 ... New topographies south Milan


Landscape and architecture photography

Recently, due to a partial self assignment, I've been considering the role a photographer may have in a group of specialists trying to enhance the evaluation of architectures from the recent past.
Most of the technical literature on architecture photography seems to situate the role in an ancillary position, one that is to follow, with some genre of fidelity, the intentions of the designer.
The photographer's creativity comes in exclusively as a device to make compelling pictures of the given viewpoints. The short breath of this indication comes clear when the designer is not available anymore and the documentation left, as it is getting more and more the case, partly due to the role subdivision in carrying out the job, is restricted to the project, designs and models of the work and its photographic illustration leaving very little to the initial intentions and goals, except for the functional ones.
And then there is a second not less important question. The need for a commanded photographer is getting less and less mandatory given the, apparent, selfishness of the modern digital photo boxes. As a consequence the presence of photographers, specialized as such, in teams focusing on visual knowledge, is marginal.

Fotografia di paesaggio e architettura

Recentemente, a seguito di un parziale autoassegnamento, ho cercato di immaginare il ruolo che un fotografo potrebbe avere in un gruppo di specialisti focalizzati nella rivalutazione di architetture del passato recente.
La maggior parte della letteratura tecnica sulla fotografia di architettura sembra situarsi in una posizione ancillare, che è di seguire, con una qualche fedeltà, le intenzioni del designer. La scarsa portata di questa indicazione diventa chiara se i designer non è più disponibile e la documentazione disponibile, come succede sempre più spesso, in parte per la suddivisione dei ruoli nella conduzione dell'opera, si restringe al progetto, i disegni e i modelli del lavoro e della sua illustrazione fotografica lasciando poco o nulla sulle intenzioni e gli obiettivi ad eccezione di quelli funzionali.
Un secondo problema è dato dalla apparente autonomia delle scatole digitali moderne. Come conseguenza la presenza di fotografi, specializzati in quanto tali in team che focalizzino sulla conoscenza visiva è marginale.