2011-04-06

Rites of passage #14 ... New topographies south Milan

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Despite its name the Parco Agricolo Sud Milano is a dense inhabited area. Agriculture has to be seen in a purely European fashion: heavily subsidized. Having lost in such a way its connection with its primeval function, agriculture, gets directed by the monetary stream that, depending on the general idea of European wealth, year after year (put in your preferred time scale), reflects the succession of different viewpoints characterizing the EEC high chairs rotations. I think that this is a "postmodern" imprint on the landscape in a deep sense. A form, derived by the agricultural intervention, who's primary function is to participate in a fund raising quest instead of responding to a need. I wont discuss this, perhaps without the heavy subsidizing there would even be nothing left. The built space, on the other side, reflects either a demand with a wish for a life in the country side either a search for less expensive real estate if compared to the northern metropolitan Milanese area. An interesting observed case is that of the transformation of old factories in small, guarded and closed villages. If, as J.B. Jackson pointed out, reading the landscape lets us glimpse into the future, those new enclosures raise some interesting questions about how human life will evolve there inside.

Parco Agricolo Sud Milano. Riti di passaggio. Nuove topografie a sud di Milano

Nonostante il suo nome il Parco Agricolo Sud Milano è una area densamente abitata. L'agricoltura deve essere vista in una forma puramente Europea: pesantemente sussidiata. Avendo perso in questo modo la connessione con la sua funzione primeva, l'agricoltura, viene diretta dal flusso monetario che, sulla base della idea generale di benessere europeo, anno dopo anno (metteteci la vostra scala temporale preferita), riflette i diversi punti di vista che caratterizzano la rotazione degli alti scranni CEE. Penso che questo costituisca una vera e propria connotazione postmoderna del paesaggio derivante. Una forma, derivata dall'intervento agricolo, la cui funzione principale è di accedere a raccolte di fondi piuttosto che rispondere ad un bisogno. Tuttavia non discuto di ciò, probabilmente, senza la pesante sovvenzione, non ci sarebbe rimasto nulla. Lo spazio costruito, d'altro canto, riflette sia il sogno della vita in campagna sia la ricerca di costi immobiliari inferiori a quelli dell'area metropolitana Milanese a nord. Un interessante caso che ho osservato è quello delle vecchie fattorie trasformate in piccoli villaggi, chiusi e sorvegliati. Se, come indicato da J.B. Jackson, leggere il paesaggio ci permette di intravvedere il futuro, queste aree chiuse sollevano alcune interessanti domande circa il come la vita umana si andrà ivi evolvendo.

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