2011-07-21

Metaphysics in the Alps

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Architecture photography stricto sensu has many rules and mainly is based on the architect and/or the commissioner interpretation, both dictates what is a viable depiction of the building. The Alinari's practice to send out photographers with included shooting instructions is an illuminating, historical, example. But more and more, and certainly Internet has its merits, we encounter photographic artifacts that are about the built environment that instead of being commissioned are simply taken as documents of a personal experience from very subjective POVs. Is this a less valuable documentation ? I'm not sure, in my view it is simply a different form of documentation, a pole of the bi partion suggested by Marc Augè in his "An Anthropology for Contemporaneous Worlds" between official and non official documentation.
Anyway while I was googling for some subjects during the last December I found a reference to a study about an architectural complex -- I will get back to this in some next post -- that matched almost perfectly with my visual interests and has always been present, albeit in its hospital function, in my youth while living in Valtellina (Sondrio province, Italy). It is located not far from where my parents live in the Alps.
I was considering how to approach it when I had the opportunity to meet Professor Luisa Bonesio a philosopher that has an interesting line of thought about landscape, perhaps one of the few in Italy, hers site is here. One of the most amazing things is that we share some commonalities in picturing the complex, a thing worth investigating. Certainly the complex is a powerful landscape machine. Luisa is in charge of a small team of volunteers -- Terraceleste -- that are making the complex known and appreciated as an art masterpiece and cultural heritage, a rather heroic effort. She gave me a general view of the site and its location in the context of the Italian architecture, starting from 1920 till 1938 and including, among the many, the "Metaphysics" and "Futurist" influences, clearly appreciable, I hope, in the slideshow. Thanks to its patience and courtesy, I'm aware to be the nearest thing next to an alien in the academic world, I had the opportunity to conduct a small workshop about the photographic lecture of the complex to be held the 24 of July.
The slideshow is about a fraction of the complex (I have inserted a large view of the place at the beginning) and the covered area is the one in focus during the workshop. The workshop is part of a set of guided visits held by Luisa and a group of architects, agronomists and an art historian this summer in the "Ospedale Morelli ex Villaggio Sanatoriale" located in Sondalo Italy here is a link with the complete programme.
The workshop will focus on how the complex could be photographed or has been photographed so it is not even required to carry a camera. A disposition for visual experiments may be of use.
Italian ...

Metafisica nelle Alpi

La fotografia di architettura in senso stretto ha molte regole e in genere è basata sulla intepretazione dell'architetto o del committente, entrambi stabiliscono quale sia una illustrazione viabile dell'edificio. La pratica degli Alinari di spedire il fotografo con istruzioni di ripresa incluse ne è un illuminante esempio storico. Ma sempre di più, e certamente Internet ha i suoi meriti, si incontrano manufatti fotografici che invece di essere commissionati sono semplicemente presi come documenti di una esperienza individuale da punti di vista decisamente soggettivi. Forse questa è una documentazione di minor valore ? Non ne sono sicuro, dal mio punto di vista è semplicemente una forma diversa di documentazione, un polo della bipartizione operata da Marc Augè nel suo "Storie del presente" tra documentazione ufficiale e non.
Ad ogni modo, lo scorso Dicembre stavo facendo ricerche su alcuni possibili soggetti su google e ho trovato delle referenze ad uno studio su un complesso architettonico, su cui tornerò in un prossimo post, che coincideva perfettamente con i miei interessi visivi e che è sempre stato presente, seppure nella sua funzione di ospedale, in tutta la mia infanzia valtellinese. Non è molto lontano da dove abitano i miei genitori, nelle Alpi.
Stavo considerando dei criteri di approccio quando ho avuto l'opportunità di incontrare la Professoressa Luisa Bonesio, una filosofa che ha una interessante linea di pensiero sul paesaggio, quasi unica in Italia. Il suo sito è qui. La cosa più divertente è che condividiamo alcune comunanze nel rappresentare il complesso, una cosa che vale la pena di investigare. Luisa è a capo dell'Associazione culturale Terraceleste, un gruppo di volontari che sta facendo conoscere ed apprezzare il complesso in quanto capolavoro artistico ed eredità culturale. Mi ha fornito una visione generale del sito e la sua collocazione nel contesto dell'architettura Italiana, a partire dal 1920 fino al 1938 incluse, tra le molte, le influenze "Metafisiche" e "Futuriste" che spero siano apprezzabili nello slideshow. Grazie alla sua pazienza e cortesia, sono consapevole di essere la cosa più vicina ad un alieno per un accademico, ho avuto l'opportunità di condurre un piccolo workshop sulla lettura fotografica del complesso che si terrà il 24 Luglio alle 14.30 (punto di raccolta per i partecipanti presso l'ufficio ProLoco di Sondalo). Qui trovate il programma completo.
Lo slideshow riguarda una piccola parte del complesso (di cui ho inserito una vista "larga" all'inizio) e lo spazio coperto è quello oggetto del workshop. Il workshop è parte di un insieme di visite guidate che Luisa e un gruppo di architetti, agronomi e uno storico dell'arte terranno in questa estate nell'Ospedale Morelli ex Villaggio Sanatoriale.
Il workshop si focalizzerà su come si possa fotografare e come è stato fotografato il complesso così non è neppure necessario portare una macchina fotografica. Una disposizione per gli esperimenti visivi potrà essere d'aiuto.

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